lunedì, giugno 19, 2006

Il Budino

Una volta eravamo giovani... avevamo 15 anni e l'estate cominciava verso il 10 di Giugno e finiva il 15 di Settembre. Un estate lunga, scandita dalla scuola e dalla temperatura... Se fa caldo e' estate e se la scuola non c'è vacanza estiva.... Oggi l'estate, per noi persone sopra i 20 anni circa e ormai vicini ai 30, quando inizia? Per alcuni mai, per altri e' sempre estate e per altri e' scandita dai tempi di una fabbrica, di un ufficio o di un ospedale!
Voi vi direte questo e' totalmente impazzito e sta delirando! No solo mi chiedo quanto queste nostre infrastrutture sociali ci facciano cambiare il modo di vedere il mondo.
Oh guardate bene che non è una critica alla società che non ci permette di vivere a pieno o a noi stessi che abbiamo perso la voglia di lottare... e' solo una constatazione di come certe volte ci alziamo e pensiamo di essere una persona singola, ma in verità dipendiamo da ciò che ci sta intorno! Siamo come un budino dentro un recipiente... se lo tiri fuori si sparge sulla tavola perchè non ha piu i limiti imposti dal recipiente stesso.
Il nostro recipiente sono le nostre infrastutture sociali che ci siamo costrutiti o che ci hanno imposto....
Non si può vivere senza recipienti se si diventa pazzi! Infatti che facciamo hai pazienti psichiatrici? Cerchiamo di contenerli e l'esempio estremo sono i reparti chiusi... diamo il recipiente a un budino che non ce l'ha!
La fatica di vivere è doversi construrire un recipiente, ma avere sempre dentro la voglia di spaccarlo.

2 Comments:

Blogger Ninì said...

ciao chicco, mi sento molto budina oggi che è cominciata quell'estate che per noi qui ormai vuol dire soprattutto morire di caldo. i miei contenitori sono squagliati e io mi sto disperdendo tra gli ambulatori e casa mia... però quando eravamo piccoli con tutte quelle vacanze mi ricordo compariva un certo stress di dover organizzare più di 90 giorni liberi.. che poi svaniva e si trasformava nella tristezza di tornare a scuola! sono tra quelli che devono essere contenuti, torna presto
fra

19/6/06 21:20  
Anonymous Anonimo said...

> come certe volte ci alziamo
> e pensiamo di essere
> una persona singola,
> ma in verità dipendiamo
> da ciò che ci sta intorno!

Vero. Ma allora perché
> La fatica di vivere è
> doversi construrire
> un recipiente
?

Quello che ci sta intorno, per fortuna o per sfiga, non lo decidiamo noi. Io dico per fortuna! La fatica di vivere è non accettare questa relistica e semplice affermazione.
Il recipiente - ultimamente - non è un teorico "sistema" ma la somma dei desideri indiviudali.

21/6/06 18:49  

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