domenica, febbraio 10, 2008

Moby Dick

Avevo qualcosa da dire... ma non sapevo come....
Pensavo qualcosa... ma non si concretizzava in lettere...
'...Oggi il mondo è grande, infinito, si accresce continuamente e sarà certo più facile per un cammello passare per la cruna di un ago che per noi conoscere, sentire e comprendere tutto quello che compone l'esistenza di quasi 10 miliardi di persone. Leggo Moby Dick.... Achab, grida l'ordine:" Barra sopravvento! Raddrizzala per il giro del mondo!". Ismaele allora pensa:" Il giro del mondo!". C'è molto in queste parole che ispira sentimenti di orgoglio; ma dove conduce tutta questa circumnavigazione? Soltanto, attraverso innumerevoli pericoli, a quello stesso punto donde si è partiti, dove quelli che abbiamo lasciato indietro al sicuro sono stati avanti a noi tutto il tempo. Eppure Ismaele continua a navigare...' da La Prima Guerra del Football, Ryszard Kapuscinski.

Queste parole riassumono il mio pensiero nebuloso... Mi sento Isamele e sogno di diventare un Achab.
Non avevo mai pensato a tutta la metafora che c'è dietro a un capitano ormai solo e burbero che ha dato la sua vita per inseguire tra i mari una balena bianca. Ma esiste? E poi Bianca? Solo alla fine muore lottando con lei.... ma l'ha trovata...
Quando ero a Barcellona compravo film in lingua originale per imparare la lingua e sapete quale è stato il primo? Moby Dick... oggi qua seduto a scrivere capisco che già allora inseguivo la balena bianca! E' un caso questo cerchio che si chiude? Che Kapuscinsky, che leggo avidamente nell'ultimo periodo, anche lui lo citi? Penso di no...